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Post by do on Aug 31, 2007 19:16:24 GMT 1
Questo disco è nato in un momento in cui l’aria, per me, puzzava di primavera anche a dicembre e io sfidavo la sorte armato di un pezzo di legno colorato e parecchia fantasia. Così, sul divano dei miei dormiveglia, quasi senza accorgermi, ho scritto “Da piccolo giocavo a bocce”
E poi i concerti, i sogni e le disillusioni, le speranze, i mal di pancia, i matrimoni degli amici col vestito che non m’entra più, la farmacia, i traslochi e la vita che vola più veloce di me… ma soprattutto gli affetti, quelli che dai per scontati, ma è meglio dire e quelli che un giorno arrivano e ti salvano la vita così’, come niente, con la leggerezza di una pioggerella d’autunno, insomma, troppe sarebbero le persone che vorrei ringraziare perché con la loro forza e il loro amore mi hanno aiutato a realizzare questo mio viaggio. Non basterebbero queste poche righe e non mi piacciono gli elenchi telefonici così nessun nome scriverò, ma sono sicuro che ognuno di loro sa quanto io gli sia grato ed eternamente riconoscente.
Che fatica essere se stessi
“Da piccolo giocavo a bocce”. Gioco di lenti avvicinamenti all'obiettivo... e la vita, è uguale, basta trovare un pallino e cercare di avvicinarsi il più possibile.
Con amore. Paolowww.paolopallante.com
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